Riportare il legno-sfrido 661-2 nel bosco denominato "Vallon di Ponente" in Val Pesarina (UD), posizionarlo sopra il legno-ceppaia 66, punto esatto in cui era cresciuto. Alzare lo sguardo verso l'alto ed ammirare lo spazio di cielo lasciato libro, dopo l'abbattimento del legno-pianta 66, per far entrare la luce nel bosco e consentirne così il suo rinnovamento naturale. Ecco la straordinaria esperienza che si può vivere grazie alla "Traccia" lasciata dai quattro numeri scritti sul legno-sfrido 661-2 che, nato come scarto delle lavorazioni necessari ad ottenere il legno-colmo 661-2 è ora diventato l'indiscusso Testimone del viaggio, dal bosco alla casa di legno in 12 km.
Un viaggio che SaDiLegno (www.sadilegno.it), un viaggio che l'ingegner Samuele Giacometti ha progettato, costruito e sta vivendo insieme alla sua famiglia, la moglie Sarah ed i loro tre bimbi Diego, Diana e Pablo.
Un viaggio disseminato di numerosi traguardi raggiunti prima di altri, tanto da far ricordare la celebre frase con cui il radiocronista Rai, Mario Ferretti, aprì il collegamento radiofonico di una delle più grandi imprese della storia del ciclismo: l'epica tappa Cuneo-Pinerolo, nella quale Coppi scalò in solitudine la Maddalena, il Vars, l'Izoard, il Monginevro ed il Sestriere giungendo a Pinerolo con quasi dodici minuti di vantaggio su Gino Bartali. « Un uomo solo è al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi ». Era il 10 giugno del 1949 ed il giro d'Italia affrontava la diciassettesima tappa delle diciannove in programma. Il in quel giro il percorso totale era di 4088 km.
Il nostro "Giro" è appena iniziato, ora se vuoi puoi viaggiare con noi...